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martedì 27 ottobre 2015

Nei tuoi occhi - Parte I

Fulvo
Fulvo era il terzo cucciolo di una famiglia numerosissima. Era più piccolo di Polvere e Luna, ma dopo di lui avevano aperto gli occhietti anche Mora, Mirto e Sabbia. Papà Ginepro e mamma Fata diventavano genitori per la prima volta e non avrebbero potuto esser più felici.
Fulvo era attento, curioso e a differenza dei suoi fratelli e sorelle amava il giorno, l'aria e la luce. Si aggirava nel grande giardino della loro casa contemplando ogni volta le meraviglie della natura. Ciò che maggiormente lo attraeva erano fiori e insetti. Guardava i colori e coglieva le sfumature di ogni smeraldo di foglia o amaranto di petali. Restava però ammaliato e completamente ipnotizzato quando gli accadeva di riuscire a trovare nascosto tra le corolle un nuovo esemplare di farfalla.
Fulvo ne aveva una predilezione e ne adorava l'eleganza tanto che un giorno, osservando da vicino una di esse, si sentì quasi soffocare dalla gioia, ma anche dal dolore.
Fulvo sapeva di essere un gatto (nemmeno troppo carino, immaginava) e alla vista di animali tanto aggraziati, cadeva nello sconforto che nasceva dal desiderio di essere anche lui una farfalla. Così un giorno andò da mamma Fata e le disse con imprerturbabile sicurezza che non sarebbe mai stato felice se non avesse avuto le ali, proprio come uno di quei magnifici esamplari.
La sua mamma saggia, ma anche preoccupata gli diede un sol consiglio: intraprendere il viaggio dei gatti impavidi per andare alla ricerca della Fonte Mistica grazie alla quale avrebbe potuto avere le ali e finalmente volare.
Fulvo al settimo cielo non ci pensò su un secondo e raccolte tutte le energie, salutati i suoi fratelli e la sua mamma, si rivolse al suo papà e con un cenno del muso di lui ricevette anche il suo permesso. Un ultimo sguardo al giardino dell'infanzia e, voltate le spalle, si diresse verso il mondo che l'attendeva fuori.
Camminò per ben tre giorni ed all'imbrunire del quarto cominciò a pensare che lui, piccolo com'era e senza ali, non avrebbe potuto mai raggiungere la Fonte. Così un po' troppo mogio, fece per accoccolarsi ai piedi di un castagno, ben nascosto tra i cespugli, pronto a passare all'aperto la sua prossima notte. Quanto caldo era il cantuccio appena guadagnato... e quanto era comodo! Gongolando tra sé, pensò un'ultima volta alla sua mamma e felice si addormentò.
Non passarono che poche ore che all'improvviso il piccolo Fulvo fu svegliato da un leggero suono gutturale. Non capiva cosa fosse, non l'aveva mai sentito. Un po' gli prese paura, un po' tentennò cercando di farsi trasparente. Poi d'un tratto, sbucandogli da dietro, un gufetto tutto grigio (o almeno così pareva) si presentò con voce amichevole.
<<Ciao>> disse <<sono Scintilla!>>
<<Ciao!>> rispose un po' sulle sue Fulvo, e poi si presentò.
<<Come mai non giochi anche tu con le foglie e la luna?>> chiese Scintilla.
<<Giocare con le foglie e la luna? Come si fa?>> domandò curioso Fulvo.
<<Guardami>> continuò Scintilla e spiccò un bel salto, aprì le alucce e volando tra i rami del castagno fece cadere tante foglioline che alla luce della luna brillavano a tratti. Alcune nascoste dalle ombre, altre scintillanti di rugiada e ora sembravano coriandoli.
Fulvo che da terra non poteva toccare i rami fin lassù, decise di ballare tra le foglioline godendo lo stesso del magnifico spettacolo che offriva la natura.
Scintilla
E così, tra balli, sorrisi e svolazzanti piroette, i due piccoli esemplari di felino e volatile, passarono il resto della notte a farsi compagnia.
Fulvo scoprì che Scintilla era sola e non aveva mai conosciuto i suoi genitori, ma in compenso aveva imparato a volare egregiamente senza aiuto e a sua detta "se avesse potuto, avrebbe voluto essere una bella volpe". Fulvo invece le raccontò dei suoi fratelli e dei suoi genitori, ben consapevole che a quelle parole avrebbe sentito una forte nostalgia. Tirò su col naso e con un profondo miagolìo le disse <<Ora non sei più sola! Siamo amici e gli amici stanno insieme! E insieme troveremo la strada per raggiungere la Fonte Mistica che esaudirà i nostri desideri!>>.
Scintilla per la prima volta nella sua piccola piccola vita si sentì colma di gioia e vedendo spuntare il primo raggio di sole, provò un moto di felicità per la nuova vita cui stava andando incontro. Soddisfatta accettò l'invito e atterrando poco vicino a Fulvo, schioccò il suo becco in segno di rispetto. Fulvo le miagolò di rimando e insieme si avviarono verso la strada sconosciuta appena illuminata dall'alba.

...Continua...

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NOTA: I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi raccontati sono frutto della fantasia dell'autrice, pertanto eventuali riferimenti a fatti e/o persone è puramente casuale. La fotografia adoperata per dare un volto a Mia e Mao è stata deliberatamente prelevata da internet - I'm 'feline' good  board su Pinterest - in quanto libera da copyright. Chiunque ritenesse di esserne il proprietario intellettuale è pregato di inviare una email a netempoliberofaccioilgatto@gmail.con richiedendone la rimozione. Come da disclaimer presente in "True Feline good Blog" è vietata ogni riproduzione totale o parziale dei testi presenti in queste pagine previa richiesta all'autore stesso.

venerdì 23 ottobre 2015

Persone che non amano i gatti...

Cari amici Truefelini, sapevate dell'esistenza di persone che non solo non apprezzano i gatti, ma addirittura li tengono a debita distanza con una sorta di disagio, proferendo perfino le sacrileghe parole "Non mi piacciono i gatti"? E passano la vita così, in questa inspiegabile convinzione che sia possibile non amare i gatti... si appigliano a reciproche antipatie, al fatto che i gatti hanno gli artigli e soffiano, al fatto che sono tradizionalmente "menefreghisti"... finchè un giorno, a queste persone accade l'inevitabile. Se può esistere qualcuno in grado di resistere al fascino del gatto adulto... beh, non esiste NESSUNO, al mondo, in grado di resistere alla tenerezza infinita di un gattino! Ed ecco cosa succede quando i "non-amanti" dei gatti, incontrano alcuni micetti!



E voi conoscete persone che credono di poter non amare i gatti? E che magari si sono "convertiti" al "gattolicesimo" quando hanno avuto l'occasione di conoscere davvero un micio? Raccontateci tutto!

mercoledì 14 ottobre 2015

Le vostre storie di vita: Loredana e la micia Tegolina!

Cari truefelini, oggi vi presentiamo la storia di Loredana e Tegolina! Vogliamo dare spazio a voi, alle vostre esperienze di vita e ai vostri meravigliosi gatti... ed ecco qui Tegolina, questa micia che ha fatto breccia nel cuore di Loredana!


La storia di come si sono incontrate è abbastanza tipica per chi vive in zone di campagna: da qualche parte, una gatta in stato semi-selvatico che non è stata sterilizzata fa una cucciolata e si rende necessario far adottare i cuccioli, per evitare loro una vita di stenti. Come altrettanto spesso accade, i gattini nati in queste circostanze non sono subito socievoli e fiduciosi, perchè dalla loro mamma gatta non hanno mai imparato a fidarsi dell'uomo. Serve quindi pazienza, tempo e molto amore, per aiutare questi gatti ad "aprirsi" ai rapporti con noi esseri umani... ma Loredana ha avuto il cuore e la pazienza necessari per capire i bisogni di Tegolina, aspettare i suoi tempi e le sue esigenze... e ora guardatela, una meravigliosa gattona di casa! Ma basta parole, lascio parlare Loredana...


Tegolina è nera con un collarino bianco! L'ho trovata a settembre di un anno fa, vicino a casa mia in campagna. Era con altri due micini che stavano cercando adozione perchè la mamma, selvatica, abitava sul tetto di questo agriturismo. Quindi volevano dare via i gattini... Io non sapevo com'era perchè era sul tetto e ho deciso che l'avrei chiamata Tegolina. Poi quando l'ho presa mi sono subito innamorata di lei, anche se all'inizio era dura perchè lei era molto diffidente e paurosa, si nascondeva e neanche la veterinaria riusciva a prenderla. Ora è affettuosissima, sempre timida e diffidente con chi non conosce, ma è adorabile. Mi aspetta la sera, vuole che stia sempre con lei, quando mangia e dorme. E' come una bimba!
Ciao, Loredana


La storia di Tegolina è esemplare per tutti gli altri mici diffidenti che magari aspettano adozione in un gattile: scartati da chi vuole subito il gatto coccolone e affettuoso, rischiano di passare l'intera vita in una struttura per animali abbandonati, mentre basterebbe semplicemente un periodo di "adattamento" e di amore, per dare loro la possibilità di vivere una vita piena e casalinga. Se stiamo per adottare un gattino, pensiamoci! E grazie di cuore a Loredana per averci raccontato la sua storia!

martedì 6 ottobre 2015

I vostri mici: le pose più bizzarre, per sorridere insieme!

Cari truefelini, dopo l'ultimo post ci avete mandato le vostre foto più divertenti e simpatiche dei vostri mici, colti in atteggiamenti e posizioni che lasciano da parte ogni senso del pudore, senza badare al "tono" da gatto serio e impettito... e noi non potevamo non raccogliere il vostro entusiasmo, rilanciandolo pubblicandovi un post appositamente dedicato ai vostri amati gatti in pose bizzarre, scatti rubati dove l'eleganza è messa in secondo piano per privilegiare il comfort felino, atteggiamenti che noi umani potremmo perfino definire "osè", ma che il micio sicuramente classificherebbe semplicemente come "la beatitudine di stare spaparanzato"! 
Ed eccoli a voi, i vostri protagonisti:

Pallino "il gatto osè" di Patricia Moll
Evidentemente inconsapevole delle proprie "grazie", Pallino ci osserva con un musetto curioso e una posa completamente spaparanzata, come a dire: "beh, che c'è da guardare?". Senza dubbio i gatti sono animali dotati di un notevole senso del pudore, ma talvolta prediligono dare la priorità alla comodità!


Zoe "la contorsionista" di Claudia di Nardo
Una tigratissima micina capace di chiudersi a palla così come di allungarsi il più possibile... a dimostrazione che per lei tutte le occasioni sono buone per schiacciare un pisolino, in tutte le posizioni possibili!




Cocca "la cantante" di Francesca Mei
Uno sbadiglio così ampio, così profondo e soddisfatto da sembrare un canto a squarciagola! Uno scatto che cattura la rilassatezza di Cocca mentre si concede uno sbadiglio da 10 e lode, tra un pisolino e l'altro, come ogni buon gatto che si rispetti!


Matisse "il musetto" di Paola Aducci
Un musetto curioso, il nasino all'insù, le orecchie ben dritte e puntate per un'espressione simpaticissima di questo tenero micetto rosso!


Concludo questo post ringraziandovi di cuore per averci mandato queste foto... sia io che Roberta abbiamo avuto un piacere enorme nel riceverle e ancora di più nel poterle pubblicare, nel primo effettivo "post collettivo" di questo blog! Era proprio quello che speravamo! Non esitate a scriverci, a mandarci foto e contributi di tutti i generi per alimentare questa bella comunità di truefelini... ehm, amanti dei gatti, volevo dire! Vi aspettiamo e grazie ancora!