Pagine

Privacy Policy

mercoledì 20 maggio 2015

Un collare per salvare gli uccelli: lo mettereste al vostro gatto?

Un mesetto fa sono venuta a conoscenza di questo strano, coloratissimo e appariscente collare per gatti, grazie al blog di Viviana. Il collare, ideato da ricercatori americani, si chiama appositamente "birds be safe", poichè lo scopo di questo accessorio così pomposo non è certo nobilitare la bellezza e l'eleganza felina, bensì appunto evidenziare la presenza del gatto agli uccellini, consentendo loro di fuggire prima di restarne vittime. Infatti pare che negli Stati Uniti ci sia un vero e proprio allarme sull'incidenza "venatoria" dei gatti, a scapito di una forte riduzione delle popolazioni di volatili americani... ma anche in Italia, secondo alcune ricerche, i nostri amati mici si renderebbero responsabili di un'ecatombe di passerotti, pettirossi, cince, merli e altri piccoli volatili (per tacere dei topi, ovviamente). 

Da Pinterest - ©Birdsbesafe

E' innegabile, nel bene e nel male, che il gatto cacci e che tra le sue prede vi siano anche gli uccellini: fa parte della natura del felino e, prima che i nostri mici diventassero domestici e alimentati a croccantini, la caccia era anche la loro unica strategia di sopravvivenza. Ma la caccia non è solo necessità, è piuttosto un istinto naturale che il gatto non perde mai, neppure quando è alimentato a scatolette e croccantini. Questo collare, che esteticamente risulta essere piuttosto ridicolo per il gatto, parrebbe almeno essere più "comodo" rispetto a quanto mi suggerirono alla LIPU, quando portai un merlo ferito dalla mia gatta: "Dovresti mettere alla tua gatta un collare dotato di sonagli, così da renderla avvertibile dagli uccellini quando va in giardino". Ricordo che, benchè affranta per il merlo ferito (che per fortuna sopravvisse!), trovavo inopportuno obbligare la mia gatta non solo a portare un collare (a cui magari si potrebbe anche abituare), ma soprattutto a renderla "sonora" in ogni suo spostamento, contraddicendo il suo essere naturalmente silenziosa. Privare appositamente il gatto della sua "furtività", anche se a fin di bene, per quanto mi riguarda equivale a frustrare una delle sue necessità naturali. Diciamo che almeno questo collare Birdsbesave non ha questa controindicazione!
Sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate voi: lo mettereste mai al vostro gatto? E cosa ne pensate del cercare di tutelare la sopravvivenza degli uccelli in relazione alla natura cacciatrice del gatto? Raccontatemi la vostra opinione!

14 commenti:

  1. Il mio Demian, nato il 18/05/2005 e del peso di ben 8 kg.!!!!, quando avvista qualsiasi razze di uccelli, fugge a gambe levate!!!! Costringendolo a indossare quella collana variopinta, lo farei diventare simile a una maschera di Carnevale o peggio ancora, come un eunuco, di quei ginecei orientali!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha! Ha! Ha! Mi sono immaginata il micione eunuco! Grande commento, molto arguto e simpatico.

      Elimina
    2. Eh eh eh!!! Demian deve essere proprio un gatto buono come il pane! :-D Cucciolone lui!

      Elimina
  2. Mah, Silvia, che dire? Il mio parere in proposito non è cambiato rispetto a quando scrissi il post: personalmente non metterei mai a Puxi un simile aggeggio, che ne limiterebbe la felinità, esattamente come non metterei mai un ridicolo cappottino o peggio ancora un abitino ad un cane, seppur di piccola taglia. I bassotti, ad esempio, sono cani da caccia: intrepidi, sono stati selezionati di piccola taglia per andare a cacciare le prede direttamente nelle loro tane. Mettere un abitino ad un simile animale sarebbe, per me, paragonabile all' infilare un tutù a Sir Lancillotto o a Rambo!
    Io da sempre amo, ma soprattutto rispetto gli animali, il che significa rispettare anche la loro bestialità. I gatti sono cacciatori? Certo. Anche se hanno la pancia piena? Certo! E allora, che si fa? Io, personalmente, tengo il più possibile d'occhio Puxi nelle sue sortite, battendo le mani e frustrando i suoi tentativi di agguato facendo scappare le probabili prede (un po' come faceva la principessa Sissi nel celeberrimo film con Romy Schneider, quando starnutiva per far fuggire cervi e galli cedroni dal fucile del padre) e, quando non posso seguirlo, evito comunque di farlo uscire all'alba e al tramonto, quando molti uccelli e roditori sono attivi e lui potrebbe essere più pericoloso in quanto meno visibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Viviana concordo in pieno con la tua posizione, io con Paciocca faccio lo stesso. E secondo me è proprio questo il "rispetto" della natura di ogni animale, che sia uccello o gatto. E' chiaro che gli uccellini forse preferirebbero avvistare da lontano i temibili cacciatori agghindati con questo collare, ma fino a che punto è giusto "interferire"? Anche io faccio sempre scappare gli uccellini dall'arrivo di Paciocca e cerco di "contenerla" nelle sue uscite, non ha mai passato un solo tramonto fuori casa e anche all'alba è ancora confinata tra le quattro mura, esce dopo. Inoltre, onestamente, mi sembra un pò ipocrita cercare soluzioni per la strage di uccelli fatta dai gatti, quando l'uomo sta estinguendo (e ha già estinto) innumerevoli specie sul pianeta. Ma questo è un altro discorso e forse faccio male ad associare le due cose.

      Elimina
    2. Secondo me fai benissimo ad associarle. Pensa che, non ricordo più se negli USA o in GB, i cacciatori hanno avuto la faccia di asserire che la diminuzione degli uccelli è imputabile soprattutto ai felini selvatici o rinselvatichiti, oltre che a quelli domestici... da queste geniate sono nati poi studi che hanno condotto alla realizzazione di questi collari, ad esempio.

      Elimina
    3. Viviana (e Massimo, che hai commentato sotto): infatti è un bel controsenso, è come preoccuparsi della pagliuzza invece che della trave... è chiaro che in sè l'azienda e i ricercatori che hanno messo a punto questo collare l'hanno fatto a fin di bene... lungi da me nel condannare a morte gli uccellini per opera dei gatti, se posso intervengo e penso sempre alla loro sicurezza nel mio giardino quando ad esempio d'inverno metto i semini e le palle di grasso, appositamente in zone inaccessibili alla mia gatta (che peraltro d'inverno esce solo un'ora al giorno, tra una cosa e l'altra...)... però sarebbe così bello che l'uomo avesse anche un pochino più di senso critico verso se stesso e un pò più di capacità di considerare la realtà in modo ampio e complesso!

      Elimina
  3. No no, fai benissimo ad associarle ...

    RispondiElimina
  4. Io ho provato in passsto a mettere il collare con campanello ai miei gatti magli da fastidio e tentano di toglierselo, quindi pazienza per gli uccellini.in fondo è nella loro natura, a me dispiaceva anche quando catturava le lucertole ma è il loro istinto e impedirgli di cacciare non mi sembra giustoi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Kilara, è il loro istinto e, nel complesso, mi fa davvero sorridere che si parli di "strage" operata dai gatti... da sempre, nei secoli, predatori e prede si "autoregolano" all'interno degli ecosistemi. Ad esempio le gazzelle, senza i leoni, si riprodurrebbero troppo e devasterebbero l'habitat naturale, e dal canto loro i leoni non hanno comunque mai rischiato di estinguere le gazzelle: è la catena alimentare e l'equilibrio naturale. Ugualmente i gatti non rischieranno certo di portare all'estinzione gli uccellini... non è forse che il tanto gridato allarme dipende dal fatto che, da quando l'uomo ha urbanizzato mezzo pianeta sottraendo spazio vitale agli animali selvatici, le popolazioni di uccellini sono in drastico calo? E in questa situazione l'intervento dei gatti incide di più... ma allora cosa sarebbe più giusto fare? Agire sui gatti o agire sull'uomo?

      Elimina
  5. Non posso che concordare in toto... soprattutto con l'associazione che ha fatto Silvia a proposito della strage messa in atto verso più d'una specie dagli uomini.
    Volendo però rimanere in tema e trattando questo argomento dal mio personalissimo punto di vista e valutando il contesto, le mie gatte non hanno modo di cacciare come vere e proprie predatrici poiché (una su due) nate e cresciute (entrambe) in casa. Non hanno la più pallida idea - quasi - di come sia fatto un uccellino, non uscendo nemmeno sul balcone... insomma sono delle vere e proprie "bimbe"... certo le mosche e gli insetti in casa non hanno scampo, ma fortunatamente non hanno mai cercato altri spazi avendone tanto a disposizione dentro casa per arrampicarsi e correre insieme. Son stata relativamente molto fortunata in questo!
    Lungi da me la volontà anche solo di immaginarle con un aggeggio simile al collo! u_u

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti Roby le tue miciotte casalingone non ti porranno mai un "problema etico" di questo tipo! ;-) "Lascio esprimere il loro istinto predatorio, o salvo le povere prede?"... a me è capitato più di una volta di dover fare una scelta a fronte di un povero topolino (con gli uccellini non ho mai dubbi, con nonchalance mi avvicino alla gatta e, fingendo di volerle semplicemente fare le coccole, la distraggo finchè il volatile non ha preso il volo!). Spesso e volentieri la mia gatta - che è una cacciatrice soprattutto giocherellona e ben poco "letale" - presa dall'entusiasmo di mostrarmi che è riuscita a catturare un topo vivo, se lo lascia anche scappare da sotto il naso! Invece se nessuno arriva per disturbarla, purtroppo la caccia si conclude con la morte del topo, il cui corpo che viene portato davanti alla porta come trofeo.

      Elimina
    2. Oh, pacioccola non per tutti... per i topini solo di nome! :D

      Elimina