lunedì 22 giugno 2015

L'amore "umanizzato"


Ammetto che quando ho visto questo gif la prima volta sono rimasta basita! Un sorriso è nato sul mio viso ed ha lasciato spazio a tanta tenerezza. Trovo che i nostri amici gatti abbiano qualcosa, quel "qualcosa", una qualità insita in loro che permette solo agli umani-capaci-di-sentire di comprendere. Ecco, i gatti mantengono un filo diretto con la nostra empatia e la stuzzicano e ci giocano come solamente loro riescono, fino ad insinuarsi nelle pieghe dei nostri cuori, accoccolandocisi.
E si umanizzano. E' proprio così. Loro imparano da noi e viceversa. L'apprendimento non è mai scontato e la ricchezza guadagnata è sempre originale.
I vostri amici pelosi hanno appreso da voi? Posseggono quel miagolio particolare? Quel "gesto" specifico che vi lascia intendere che ormai loro fanno parte della vostra famiglia, così come voi fate parte del loro branco?
Intendiamoci, sono la medesima cosa e lo sappiamo bene e a questo punto nasce spontanea una nuova domanda: cos'è che voi avete guadagnato di "gattesco"? :)

24 commenti:

  1. Hai scritto un bellissimo pezzo !!!
    Cosa ho guadagnato da privilegio di badare a Micceri ? La cosa più importane penso sia prendere le cose con più calma , non alzare la voce ( lui mi sgrida , mi miagola contro e mi graffia ) . Cosa che non ho ancora imparato bene a fare, ma mi sto applicando . E poi a mantenere le promesse fatte . faccio un esempio se io oggi gli dico che domani faremo una bella spazzolata , lui me lo ricorderà se io mi dimentico. Spero di ripagarlo di tutto quello che mi da. :)

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    1. Ma grazie Eli, sei davvero carina!!! :)
      Sai che anche la mia Miu (la gemella del tuo Micceri) odia quando in casa alziamo la voce? Miagola come una matta se solo cambiamo il nostro tono di voce da normale ad "arrabbiato"!
      E' dolce e saggio il tuo batuffolo... e mi meraviglio ogni giorno di quanti insegnamenti riescano ancora a darci!
      Grazie per la condivisione! :)

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  2. Cosa ho imparato dai miei mici? Non te lo so dire in questo momento. Posso però drti cosa mi regalano.
    Un sorriso quando rientro e aprendo la porta li trovo lì davanti ai vetri ad aspettarmi.
    Una sensazine di piace quando li accarezzo e loro ronronano e poi accarezzano me con la teta.
    Una gioia particolare quando giochiamo insieme.
    Gatti..., la meraviglia dell'universo!

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    1. Puro stupore per tanto affetto ricevuto! Mi domando se a volte siamo davvero così tanto meritevoli!
      Ma evidentemente sì, se ci hanno scelto incondizionatamente! :)

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  3. Si, i miei gatti hanno un modo particolare di comunicare con me, diverso dal solito miagolare...diciamo che "parlano" cioè emettono dei piccoli suoni modulati che mi fanno capire cosa vogliono, soprattutto la femmina, che è mezza siamese, è proprio una bella chiacchierina!
    Loro mi insegnano tanto, soprattutto la calma e la pazienza di saper aspettare...sono essere meravigliosi e essere "scelti" da uno di loro è un grande privilegio!

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    1. Che bella la frase "essere scelti è un grande privilegio"! Lo penso anche io e credo che il loro metro di giudizio sia migliore del nostro. Ho sempre avuto qualche perplessità nei confronti di chi non amasse gli animali continuando a domandarmi il motivo di tale difficoltà.
      Un gatto (nello specifico) credo che lo sappia, lo senta!
      E come tu dici "la comunicazione" tra noi e loro diviene estremamente chiara fino a permetterci di riuscire a capire anche miagolii diversi! Se non è questa magia! :D

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  4. Molte persone mi dicono che non è vero. Mi dicono che reagiscono solamente di istinto. Io in qualche modo non ci voglio credere a questa cosa, io stesso ho avuto alcune prove..che non è così. Lei mi aspetta quasi sempre quando torno a casa.. a volte è l'unica felice del mio ritorno.. è come se riconoscesse la macchna a distanza. E poi ci sono tante altre cose che fa.. tipo che si lascia fare naso naso e tutte cose così, spesso soltanto con me.. xD

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    1. Daniele ma tu hai ragione... non ascoltare chi dice il contrario!
      Noi siamo assolutamente speciali per i nostri mici e così come loro per noi sono unici, viceversa i nostri gatti soffrirebbero se non potessero vederci più.
      Ti racconto un episodio che è accaduto ad un gatto che abita nel palazzo di fronte al mio, in un giardino al piano terra. La sua padrona, una signora molto anziana, nel giro di qualche mese ha dimenticato praticamente tutto e tutti, quindi suo figlio è stato costretto a metterla in una casa di riposo poiché non più in grado di badare a se stessa. Lei aveva questo gatto da ormai una decina d'anni, che viveva (e vive) nel suo giardino, ma che non è mai entrato in casa. Da quando questa signora è andata via (a febbraio scorso), la casa è stata chiusa ed il gatto è rimasto comunque lì nei paraggi. L'amore di questo animale è talmente grande per quella famiglia che ogni mattina quando arriva l'auto del figlio per venire a dargli da mangiare, lui (il batuffolo rossiccio) comincia a miagolare instancabilmente sentendo per primo il rumore del motore dall'inizio della via. E smette solo quando il suo padrone parcheggia e apre il cancello del giardino per andarl ad accarezzare. La casa è chiusa, ma si sono premurati di costruire una cuccia di legno con dei cuscini e delle coperte al suo interno in una parte riparata, così che il gatto possa andarci a dormire.
      E' vero che i nostri amici animali ci riconoscono e che per loro siamo gli unici, non lasciare ti dicano il contrario, perché le loro azioni ne sono le più evidenti dimostrazioni!

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    2. Adesso che mi hai raccontato questa cosa stupenda, me ne hai fatta venire in mente un'altra, quando mia madre è stata operata all'orecchio ed è mancata di casa per 7 giorni, mentre io facevo avanti e indietro tutti i giorni casa-ospedale la mia Ozzy era abituata a vedere sempre io e mia madre a darle da mangiare, sai che è successo? Quando mia madre è tornata all'inizio non mangiava quello che le dava lei, ed è sempre rimasta dietro la finestra a miagolare, come se.. si fosse offesa per essere stata abbandonata, ma allo stesso tempo la voleva li con lei.. la cosa si è risolta che mia madre l'ha accarezzata mentre ci dava del cibo, solo a quel punto ha iniziato a mangiare anche con lei..

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    3. Gli animali a mio parere "sentono" e "provano emozioni" così come sentiamo e ne proviamo noi. Ovvio è che a loro non è possibile spiegare i motivi di una determinata mancanza, quindi tendono a vivere le emozioni più primitive che la mancanza scatena: che siano l'abbandono e la successiva tristezza o rabbia!
      E così come tutto nasce, come tu stesso hai raccontato, tutto poi si risolve! :)

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    4. Che bello però... sembra incredibile, però allo stesso tempo è giusto così, hanno emozioni primitive, in fondo anche noi uomini all'inizio eravamo così, di istinto.. 😸

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  5. Mmm... no, io e Puxi restiamo due coinquilini che condividono uno spazio comune, ma non trovo che lui si sia umanizzato nè men che meno io mi sono felinizzata. Vorrei avere la sua flessibilità, ad esempio, ma credo non potrei raggiungerla neppure in dieci anni di stretching estremo! Certo abbiamo sviluppato un modo per comunicare: lui capisce certe parole (come "pappa", "fuori", "coccole") e sa farsi capire benissimo, venendomi a chiamare, miagolando, dandomi zampatine. Ma restiamo umana io, gatto lui.

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    1. Sono certa di non essermi spiegata in modo chiaro!
      Non metto assolutamente in dubbio che sia tu che il tuo Puxi siate esattamente un umano e un gatto (!!!), non potrebbe assolutamente accadere qualcosa di diverso. Ma da esperta osservatrice quale sei e portatrice sana di intuito, so che avrai certamente dedotto che sia tu che lui sareste esseri "diversi" se non vi foste incontrati!
      Questo è ciò che intendevo per "gatto umanizzato" e "umano gattizzato".
      Un felino che abita in un branco di umani e altri animali modella un carattere e dei comportamenti imitativi rispetto a questi ultimi, che in circostanze naturali non avrebbe. Così tu se non fossi circondata da animali probabilmente avresti parti del tuo carattere diverse (non so se peggiori o migliori, chiedevo a voi difatti di dirmi se ne aveste colte).
      La volontà o meno di affrancarsi da loro è personale e certo io ammiro il fatto che tu ne eriga bandiera distinguendoti e distinguendo loro come individui unici. Ma ammettere di non essere stati causa di un cambiamento della personalità di un animale e contemporaneamente effetto della sua presenza a mio parere sarebbe come nascondersi dietro a un dito!
      Ma naturalmente è opinabile! :)
      Ti ringrazio per avermene dato una versione differente!

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    2. Beh, intanto ti ringrazio per il "portatrice sana d'intuito"! Ha! Ha! Mi piace molto! Poi, tornando a noi, credo che sì, sia io che Puxi saremmo diversi se non vivessimo insieme. E' proprio il discorso della convivenza, credo, che plasma i rispettivi caratteri - sia tra esseri umani, come tra coinquilini o conviventi, sia tra umani ed animali - e, trattandosi in ogni caso di mammiferi piuttosto evoluti, si cerca di trovare punti di contatto, limitando le occasioni di scontro. Forse non è il caso di parlare di vera e propria gerarchia, ma di certo, a lungo andare, si capisce cosa piace e cosa infastidisce l'altro e si cerca di vivere in armonia.
      Puxi... beh, certo che mi ha cambiata, così come mi hanno cambiato gli animali che l'hanno preceduto e mi cambieranno quelli che lo seguiranno. Non a caso, nel mio blog, li definisco Compagni di viaggio: perchè credo che tutti loro, con i quali condividiamo l'esperienza del cammino su questo pianeta, abbiano molto da insegnarci. Ciao!

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    3. "...perchè credo che tutti loro, con i quali condividiamo l'esperienza del cammino su questo pianeta, abbiano molto da insegnarci".

      Non avrei saputo spiegarlo meglio! :)

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  6. Condivido appieno il commento di Viviana B,, ognuno recita quotidianamente e con le stesse abitudini, gli stessi modi, il proprio ruolo. Noto solo e a volte con grande dispiacere che vorrebbe sottomettermi, ma, il più delle volte, non ci riesce.

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    1. Massimo spero di avere spiegato il mio pensiero in modo esaustivo commentando Viviana. Io ritengo che motore grazie al quale animo e personalità si plasmino rispetto ad altri esseri viventi sia l'empatia.
      Il solo ammettere di possederne (o semplicemente dimostrarne) ci rende a tutti gli effetti "diversi" da ciò che saremmo potuti essere in assenza dei nostri amici pelosi!
      Ciò che però non condivido nel tuo caso è la "recita di un ruolo" la quale implica la messa in scena di una prova d'attore che la realtà non dovrebbe sottoporci.
      A prescindere da quale sia il nostro modo di approcciarci ai gatti o ai nostri simili, io ritengo (del tutto soggettivamente, quindi pensiero privo d'ogni qual si voglia morale nei confronti degli altri) che la vita così come le relazioni interpersonali debba essere semplicemente vissuta. Se ruolo ne nasce è perché ci si vuole affrancare dalla propria spontaneità.
      Fortunatamente nessun medico ci ha prescritto di pensarla allo stesso modo su tutto!!! :D
      Menomale, direi! La variabilità del pensiero umano è una immensa ricchezza.
      La mia non è verità assoluta naturalmente, ci mancherebbe altro. Ma se spunto di riflessione ne nasce, allora un pezzo del genere non è stato vano! :)
      Grazie per aver condiviso con me la tua visione!

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    2. Io vorrei essermi "felinizzata" !!! Sarei una umana migliore ! Lui, il micio, non si è umanizzato per niente . Ma dimostra il suo amore e affetto per tutta la famiglia a modo suo.
      A volte , quando gli garba, mi da pure delle leccatine alla mano.
      IL 13 dicembre 2013, quando l'ambulanza ha portato via mio padre, per sempre, Micceri, vedendo tornare alla sera , io mia sorella e mia madre , è andato fino alla porta , poi è tornato indietro , mi ha guardata e si è sdraiato a fianco a me nel letto .
      E a volte , alla mattina presto , miagola e mi fa capire che vuole andare alla porta , forse ricorda quando mio padre andava a ritirare il quotidiano.
      Micceri, ancora una volta mi "hai aiutata, " ci hai aiutato" . Al rientro, quella sera, sapevamo di trovarti lì ad aspettarci .

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    3. Eli questo episodio che hai raccontato è davvero struggente...anche loro soffrono, anche loro capiscono ed empaticamente ci stanno vicini! Ci fanno capire con i loro modi aggraziati che comunque potremo contare sulla loro presenza!
      Sai che questi confronti sono talmente piacevoli da provare una vera e propria soddisfazione nel rispondere "dicendo la mia"... mi sono accorta che non è sempre così scontato avere il coraggio di definirsi!
      Grazie davvero a te ed a tutti voi che avete partecipato! :)

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    4. Grazie a te e un bacio a Mia e Miu !

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  7. Come hanno scritto altre anche io ho imparato ad essere più tranquilla e meno agitata.Se si alza la voce o si fanno le cose di corsa sbattendo di qua e di là loro si spaventano e a me dispiace allora ho imparato a non farmi prendere dall'agitazione e non alzare la voce che tanto non serve!

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    1. Kilara io la penso come te... questo comportamento non nasce se non dal "rispetto".
      Modificare anche dei piccoli momenti di vita per loro vuol dire anche migliorare se stessi, imparando! E' una bella immagine quella chemi hai descritto! :)

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  8. Roby questo post con me sfonda una porta apertissima: non smetterò mai di dire, enunciare, proclamare quanto vivere insieme ad un animale sia in grado di modificare tantissimo la qualità della nostra vita... e anche la nostra anima, noi stessi, il nostro sguardo sul mondo e la prospettiva con cui ci rapportiamo ad esso. E' una grande lezione che solo "il diverso" nel più puro amore, probabilmente, riesce a trasmetterci. E poi concordo moltissimo anche sul fatto di dire che ci "gattizziamo" in un certo senso, così come Paciocca per certi versi si "umanizza"... io divento gatta quando insieme esploriamo il campo di grano, io sento l'eccitazione felina quando cerco di seguire la mia gatta nelle sue corse in giardino, lei si umanizza quando mi guarda negli occhi e mi lancia il suo miagolio così espressivo, così direttamente a me rivolto e solo a me riservato, come fosse un discorso vero... io credo che questo sia inevitabile e meravigliosamente unico. E quando le persone che non hanno animali dicono "mah, in fondo cosa cambia?"... non sanno cosa si perdono e soprattutto non sanno quanto migliore la vita può diventare grazie a un piccolo e straordinariamente ordinario gatto.

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    1. Non posso che quotare completamente ciò che hai scritto, Silvietta!
      E' così bello questo scambio reciproco, che spesso mi soffermo a pensare a come davvero facessi prima!
      Pacioccola è dolcissima e non avrei avuto dubbi in merito! :)
      Te invece mi t'immagino per campi di grano come una felina attenta e pronta alla caccia! :D:D:D

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