lunedì 30 novembre 2015

Nei tuoi occhi - Parte II

E' passato un mese da quando Scintilla e Fulvo hanno incrociato le loro strade. La prima ha ben definito la sua stazza ed è cresciuta in un lampo, mentre il secondo si è mantenuto sempre mingherlino, nonostante i numerosi pranzi a base di pesce fresco.
Il piccolo gattino però, oltreché poco propenso a pensare al cibo, si è accorto da qualche tempo che sente la mancanza di qualcosa, ma non riesce a capir di cosa si tratti! E' vero: le giornate scivolano via veloci e leggere, ma lui continua a puntare il suo musetto verso l'alto, anelando al cielo.
Mille e più volte in precedenza si era riscoperto a guardar le nuvole soffici immaginandone l'impalpabile consistenza e mille e più volte avrebbe voluto assaggiarle. Gli ricordavano il candido bianco del latte e contemporaneamente la morbidezza del manto del suo papà - bianco anche lui! Che questa ossessione per il volo avesse invece radici più profonde?
Scintilla lo aiutava come poteva e spesso tendeva a sminuire la cosa, adducendo motivazioni anche assurde tipo "volare non è così bello come credi, ma anzi a volte è così faticoso che non vedi l'ora di tornar con le zampe a terra" oppure "fidati di me, quando voli troppo in alto, se poi cadi ti fai ancor più male" e anche "smettila di voler volare... sai che potrebbe venirti il gomito del volatile? E quello sì che è fastidioso!".
Fulvo però non le aveva creduto. Scorgeva quel bagliore profondo che nasceva negli occhi di lei quando spiccava il volo in solitaria, anche se poi durava poco e la tendenza era sempre quella di tornar giù da lui!
Non era ancora sicuro di aver capito bene cosa lei pensasse realmente. L'unica sua certezza era quella di voler provare, cadere anche, ma poter dire di aver tentato!

Così, in quella fredda mattina di fine novembre, si alza di buon grado nonostante il freddo e sveglia la sua amica con un sonoro ruggito da tigre! La civetta (che sembrava stare abbandonando le sembianze da volatile notturno per somigliare piuttosto ad un falco) salta d'un balzo e con un batticuore fortissimo - ancora forse nel dormiveglia - comincia a tirar calci a destra e a manca come una provetta combattente di kung fu. Passa qualche minuto prima che Fulvo riesca a calmarla, scusandosi per averla spaventata.
<<Che c'è? Perché mi hai spaventata così?>> gli urla ora ancor più arrabbiata mentre lui ride.
<<Voglio volare!>> è la risposta data dopo essersi calmato dalla ridarella.
<<Sì, già conosco questa tua mania!>> risponde lei un po' irritata.
<<No! Io voglio volare adesso... e tu mi aiuterai a farlo!>> dice lui con un bel sorriso.
Così dopo numerosi tentativi falliti, il piccolo gattino per l'ultima volta si issa sul dorso della sua amica e prova a tenersi con i denti. Scintilla spalanca le ali, spicca un salto potentissimo e in pochi secondi si libra nell'aria. E poi wooosh, flap, swish e tonf, ritorna a terra più felice che mai, ansiosa di saper come il suo migliore amico si sia sentito durante il volo!
<<Allora? Com'è stato volare?>> gli domanda lei.
<<Che? Volare? Beh, sì insomma... è stato carino!>> le dice lui un po' tentennante.
<<Carino! CARINO? E' tutto ciò che sai dire? Il tuo primo volo e tu mi rispondi "carino"?>> Scintilla è allibita.
<<Beh, sì! Questo è tutto ciò che so... perché... perché nonhoavutoilcoraggiodiguardaregiù, ok?>> risponde lui tutto d'un fiato.
Molto imbarazzato vede negli occhi dell'amica ciò che non avrebbe mai voluto vedere: la pena. Lei prova pena per lui. Così fa l'unica cosa che gli viene in mente in quel momento e cioè scappar via il più lontano possibile da quell'umiliazione.
Scintilla ancor più stupita si alza in volo e decide di seguirlo dall'alto, lasciando che la rabbia di lui si plachi da sola. "Gli farà bene restar da solo" pensa, mentre manca per un pelo la cima di un abete altissimo. In quell'attimo però perde di vista l'amico, quindi decide di scendere di quota per provare a cercarlo tra gli alberi. Si posa gentile su un ramo e non appena ripreso fiato fa per saltare, ma un forte boato la spaventa.
Uno sparo arrivato da chissà dove l'ha presa di striscio sull'ala destra ferendola superficialmente. Il dolore arriva dopo pochi secondi portandola alla cocente realtà di fatto: se non si fosse immediatamente nascosta, sarebbe stata in pericolo di vita.
Nel frattempo Fulvo da una postazione molto più lontana sente il medesimo sparo ed un implacabile panico gli avvinghia il cuore. L'unico suo pensiero è quello di ritornare indietro perché sa che la sua amica Scintilla è in pericolo.

...Continua...

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NOTA: I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi raccontati sono frutto della fantasia dell'autrice, pertanto eventuali riferimenti a fatti e/o persone è puramente casuale. La fotografia adoperata per dare un volto a Mia e Mao è stata deliberatamente prelevata da internet - I'm 'feline' good  board su Pinterest - in quanto libera da copyright. Chiunque ritenesse di esserne il proprietario intellettuale è pregato di inviare una email a netempoliberofaccioilgatto@gmail.con richiedendone la rimozione. Come da disclaimer presente in "True Feline good Blog" è vietata ogni riproduzione totale o parziale dei testi presenti in queste pagine previa richiesta all'autore stesso.

martedì 24 novembre 2015

Nero perfetto: l'album dei vostri panterini!

C'è chi dice che il tigrato è mimetico, il pezzato è simpatico, lo sfumato è elegante, il tartarugato fantasioso... e poi c'è il nero, che è perfetto! 
Ed ecco a voi una galleria specialissima di tanti panterini... i nostri! Ci faceva piacere festeggiare in compagnia la "festa del gatto nero", che è giunta proprio una settimana fa, raccogliendo in un album ricordo non solo i mici neri con cui dividiamo la vita di oggi, tra fusa e coccole, ma anche quelli che ci hanno accompagnato per un tratto di strada e ora ci aspettano sul Ponte dell'Arcobaleno, dopo aver lasciato le impronte indelebili delle loro zampette sui nostri cuori... e così ecco a voi le vostre/nostre feline meraviglie: occhi verdi o gialli, a pelo corto o lungo, giovani o anziani, il gatto nero è davvero uno spettacolo vivente, una pantera in miniatura.

Pepino di Claudia 



Micceri di Eleonora




Minù di Laura




Nerone (e Marvin) di Laura


 Nerello di Laura


Merlino di Letizia


Miu di Roberta 



Nico di Silvia


 ... eh sì, non c'è che dire: il nero è davvero perfetto!  
Grazie a tutte voi per averci spedito le vostre foto, per noi è davvero un immenso piacere pubblicarle e condividerle!

martedì 17 novembre 2015

Una pantera per amica!

Cari amici Truefelini, sapete che giorno è oggi? È martedì 17 novembre, certo... ma questa data è anche considerata speciale per noi gattofili, perchè si festeggiano tutti i gatti neri, meravigliose pantere in miniatura! 
Non occorre neppure spiegarvi perchè ci sia bisogno di questa festa: per secoli i mici neri sono stati considerati demoniaci compagni delle streghe e ugualmente a loro condannati al rogo... e per arrivare in tempi più recenti, quante volte ancora si sente la diceria che "Se un gatto nero ti attraversa la strada..."... no, non voglio neppure terminare questa frase del tutto priva di significato!
Può sembrare inutile e banale combattere una superstizione che magari si ritiene scomparsa, in realtà è un luogo comune ancora ben diffuso, per quanto mi auguro almeno che chi lo ripete non ci creda davvero. 

Laurent, uno dei mici in attesa di adozione al Gattile di Ferrara

E così oggi vogliamo festeggiare tutti i gatti neri, ma in particolare i vostri mici dal manto scuro, quelli che vi sono (o vi sono stati) speciali compagni di vita! Perchè lo sappiamo... avere un gatto per amico è già una meraviglia, ma volete mettere poter fregiarsi del privilegio di avere addirittura una piccola pantera, per amica? Raccontateci i vostri ricordi in un commento a questo post, scriveteci le vostre belle esperienze, il fascino che esercita su di voi questo meraviglioso felino domestico dalla pelliccia corvina e gli occhi dorati e... mandateci foto su foto, se potete (i nostri indirizzi ormai li conoscete, rumoredifusa@gmail.com per scrivere a me, neltempoliberofaccioilgatto@gmail.com per scrivere alla mia amica Roberta)!
Le pubblicheremo presto, per festeggiare adeguatamente la versione più affascinante, elegante e stupenda del Felis catus.

giovedì 12 novembre 2015

Prendi la vita con filosofia (felina)!

Cari truefelini, siamo approdati ormai nel pieno dell'autunno: novembre è iniziato da una decina di giorni! E se queste giornate lunghe e un pochino uggiose, di pieno lavoro e ancora lontane dalla prospettiva delle feste natalizie, vi demoralizzano... prendetela con filosofia, ma quella felina! Sì, perchè per un gatto ogni giorno è un buon momento per un pisolino, o una dose di coccole, o per sgranocchiare qualcosa di buono, o ancora per nascondere il musino in un posto sicuro e appartato... e tutto diventa più bello! Vedere per credere, questo video vi strapperà sorrisi a non finire!


Allora che mi dite? Certo noi umani non possiamo passare le giornate sul divano o spaparanzati davanti alla finestra, ma magari un pizzico di leggerezza e di "tocco zen" di questi mici possiamo tenerlo presente! Perchè il nostro gatto è proprio un maestro in questo e ci insegna che il "carpe diem" è un ottimo stile di vita, per tutte le cose migliori della vita: cibo, coccole, pisolini e relax, ogni volta che si può!

venerdì 6 novembre 2015

Lectio Magistralis di un gatto

Valutiamo la situazione: è un dato di fatto che noi gatti siamo tra gli animali più affascinanti del pianeta. Ma qui si dimostrerà, con inequivocabile certezza, che siamo Gli animali più affascinanti in assoluto, soprattutto nell’opinione umana.

Penelope, Gattile di Ferrara

Tanto per cominciare, possediamo lo sguardo, l’eleganza, la grazia e l’autorità del grande felino, ma in versione più piccola e, si sa, le miniature sono sempre più pregiate. Inoltre, vogliamo mettere la scomodità di ospitare una tigre in salotto? Per non parlare dei leoni: quelli sì che saprebbero solo dormire sul divano, occupandolo completamente per intere giornate, mentre il suo harem di leonesse starebbe di guardia al frigorifero, in cucina, provocandovi un certo nervosismo. Noi gatti, invece, ci accontentiamo di piccoli angolini in ogni stanza della casa: una sedia, un tappeto, un cuscino, una scatola, una poltrona, un cesto, un letto, un pouf, un’amaca… insomma, siamo molto più gestibili di un grande felino, ma ugualmente affascinanti. E siamo anche molto più generosi: siamo disposti a condividere i nostri posti con voi.
A parte il nostro buon carattere, un gatto ha innumerevoli assi nella manica per conquistarsi il favore degli umani.
Anzitutto: lo sguardo. Il nostro sguardo sa essere indecifrabile, misterioso, seducente, ma anche supplichevole, dolce fino allo sfinimento, implorante. Se poi vi abbiniamo uno smiagolio più che eloquente, il gioco è fatto: nessun bipede saprà resisterci, tantomeno ignorarci.
In secondo luogo: la folta pelliccia, disponibile in innumerevoli colori e versioni. Tinta unita o multicolor, ce n’è per tutti i gusti: lungo, corto, medio-lungo, tigrato, maculato, sfumato… ma la cosa importante è che il nostro mantello è sempre morbido e pulito poiché provvediamo, diligentemente, a pulirlo noi stessi quotidianamente. Nulla a che vedere con quegli ispidi e polverosi dei cani.
A proposito di abitudini igieniche: come non apprezzare la nostra ammirevole educazione nell’uso della toilette? Discreti e civilmente avanzati, noi abbiamo ben cura di coprire il nostro rifiuto organico, in modo tale che non sia un rischio per i passanti. Ditemi: quanti di voi non hanno mai inveito per essere scivolati, per strada, su una deiezione canina? Ecco, questo è semplicemente raccapricciante. Con un gatto queste cose non succedono. Mai.
Un altro discreto punto a nostro vantaggio sono le orecchie. Grazie a queste possiamo anche voltarvi le spalle ma, dirigendovele indietro come un radar mobile, cogliamo ogni vostro movimento, parola, espressione, mentre voi, ignari, crederete che la nostra attenzione sia diretta altrove. Saremo sempre un passo davanti a voi, non potrete mai coglierci alle spalle. Questo ci dà un vantaggio strategico ineliminabile.
Inoltre: i suoni che sappiamo emettere. Parliamone: conoscete forse suoni più simpatici, adorabili, cordiali e teneri? Oltre alla vasta gamma di “miao”, sappiamo produrre irresistibili “prr”, “rrr”, “frr” di saluto, accompagnati dalla nostra meravigliosa coda, dritta a banderuola, inequivocabile segno della nostra benevolenza nei vostri confronti.
Ma non è finita: le fusa. Ecco, le fusa sono un punto enormemente a nostro vantaggio. Gli uomini si sciolgono letteralmente quando facciamo le fusa! Sembra che tutte le volte che sia una sorta di miracolo, forse ancora non hanno capito che per noi è naturale farle… ma tutti lì a sorprendersi che diventiamo dei “motorini”, “piccoli aeroplani” e a gongolare del nostro ronfare. Se solo pensiamo alle fusa, si può già capire che non può esserci storia: siamo adorabili, senza paragone.
E a proposito di code: ditemi, quale altro animale sul pianeta saprebbe fare le nostre magie con il pelo? In caso di pericolo sappiamo raddoppiare la nostra stazza, mentre la coda diventa un grosso scovolino che, ne siamo certi, incute un certo timore.
Noi gatti abbiamo tutta una serie di capacità mirabolanti, alcune delle quali si traducono in concreti vantaggi per il genere umano: vediamo in condizioni di poca illuminazione; le nostre pupille di notte catturano e riflettono anche una minima luce; sappiamo arrampicarci sugli alberi come fossimo scimmie (ma siamo molto più belli delle scimmie!); sappiamo catturare un gran numero di animaletti inutili o nocivi, come topi, insetti, lucertole, serpentelli, ragni; sappiamo anche scaldarvi piedi e gambe nelle notti d’inverno. Come si può notare, siamo multifunzionali, cosa che non è certo da tutti. E poi siamo di gran compagnia.
Infine: tutta l’irresistibile serie di comportamenti che ci rendono così adorabili. Mentre dormiamo sembriamo angioletti scesi direttamente dal Parnaso, quando ci acciambelliamo sembriamo eleganti cuscini multicolore, quando osserviamo con i nostri magnetici occhi sembriamo creature divine che scrutano il mondo, quando siamo immobili in caccia sembriamo perfette statue, scolpite con arte nella materia vivente... e quando facciamo "la pasta" su di voi, dedicandovi le nostre fusa, non siamo forse le più tenere, adorabili e meravigliose creature del pianeta?
E sì, è pur vero che c’è tutta una parte di umanità che dice di giudicarci egoisti, approfittatori, ambigui, sornioni e subdoli. Ma bisogna capirli, devono semplicemente essere imbarazzati da tanti nostri lati positivi, si sentiranno un po’ sminuiti. E poi, si sa: chi disprezza, compra.

domenica 1 novembre 2015

Per un novembre da gatti!


Era da un po' che non ci dedicavamo all'elogio dei mesi dell'anno, introducendoli con una bella "cartolina". Che fosse stata preparata da noi o semplicemente una immagine che racchiudesse ciò che di bello ci aspettiamo dai giorni a venire, è sempre piacevole poter evocare profumi, sapori e "novità" riguardanti quelli che cominceranno ad essere i mesi più freddi!

La voglia mi è ritornata proprio ieri, mentre pensavo alla passata festa che ricorda i nostri cari defunti: Halloween. Bene, come sapete oggi è Ognissanti ed è come se questa "festa" attraverso le tradizioni diverse degli uomini, comtinuasse a vivere! Novembre è il mese che per antonomasia festeggia tutti i cari che non fanno più parte della nostra vita!

Ed oggi voglio festeggiare chi ancora c'è, ma anche chi non c'è più!
No, questo non vuole essere un post nostalgico o triste, ma proprio il contrario! E' l'esaltazione della vita, dei momenti più belli che ci sono stati regalati assieme a persone e (in questo caso) cuccioli del cuore! Condivido quindi con voi un pezzettino della mia esperienza. 

Evita
In novembre nasceva Evita. La mamma gatta persiana del mio adorato gattone Paciocco (che ora vive con la mia mamma). Era il 1998 e la batuffolina multicolore apriva gli occhietti per la prima volta. Oggi voglio ricordarla, non solo perché mi ha regalato il mio primo amore gatto ma anche perché non c'è più (scomparsa prematuramente nel settembre del 2001).
Il suo musetto era schiacciatino, tipico dei gatti di quella razza. Il suo manto era di mille colori, le cui sfumature andavano dal nero pece al beige sabbia con qualche spruzzatina di rossiccio e bianco qua e là. Aveva un caratterino niente male, una bella testona. Ma con orgoglio posso dire che nonostante non si facesse avvicinare da tutti, io ero sicuramente la sua preferita! Non vi dirò che non l'ho mai chiamata con il suo nome (anche perché all'epoca ero ancora una bambina, quindi il nome "Evita" non evocava grandi personaggi!) e nemmeno vi dirò che rispondeva solo quando la chiamavo Baubaumiciomicio. Io non ve l'ho detto, eh!
Vi lascio la "foto di una foto". Ovviamente l'unica che ho di lei... anche se in fondo non ho bisogno d'altro, perché la ricordo perfettamente!
Lei è tutta nel mio cuore! :)

Ma ditemi di voi! Avete qualche aneddoto da abbinare a questo fantastico mese che ci accoglie?