E' passato un mese da quando Scintilla e Fulvo hanno incrociato le loro strade. La prima ha ben definito la sua stazza ed è cresciuta in un lampo, mentre il secondo si è mantenuto sempre mingherlino, nonostante i numerosi pranzi a base di pesce fresco.
Il piccolo gattino però, oltreché poco propenso a pensare al cibo, si è accorto da qualche tempo che sente la mancanza di qualcosa, ma non riesce a capir di cosa si tratti! E' vero: le giornate scivolano via veloci e leggere, ma lui continua a puntare il suo musetto verso l'alto, anelando al cielo.
Il piccolo gattino però, oltreché poco propenso a pensare al cibo, si è accorto da qualche tempo che sente la mancanza di qualcosa, ma non riesce a capir di cosa si tratti! E' vero: le giornate scivolano via veloci e leggere, ma lui continua a puntare il suo musetto verso l'alto, anelando al cielo.
Mille e più volte in precedenza si era riscoperto a guardar le nuvole soffici immaginandone l'impalpabile consistenza e mille e più volte avrebbe voluto assaggiarle. Gli ricordavano il candido bianco del latte e contemporaneamente la morbidezza del manto del suo papà - bianco anche lui! Che questa ossessione per il volo avesse invece radici più profonde?
Scintilla lo aiutava come poteva e spesso tendeva a sminuire la cosa, adducendo motivazioni anche assurde tipo "volare non è così bello come credi, ma anzi a volte è così faticoso che non vedi l'ora di tornar con le zampe a terra" oppure "fidati di me, quando voli troppo in alto, se poi cadi ti fai ancor più male" e anche "smettila di voler volare... sai che potrebbe venirti il gomito del volatile? E quello sì che è fastidioso!".
Fulvo però non le aveva creduto. Scorgeva quel bagliore profondo che nasceva negli occhi di lei quando spiccava il volo in solitaria, anche se poi durava poco e la tendenza era sempre quella di tornar giù da lui!
Non era ancora sicuro di aver capito bene cosa lei pensasse realmente. L'unica sua certezza era quella di voler provare, cadere anche, ma poter dire di aver tentato!
Così, in quella fredda mattina di fine novembre, si alza di buon grado nonostante il freddo e sveglia la sua amica con un sonoro ruggito da tigre! La civetta (che sembrava stare abbandonando le sembianze da volatile notturno per somigliare piuttosto ad un falco) salta d'un balzo e con un batticuore fortissimo - ancora forse nel dormiveglia - comincia a tirar calci a destra e a manca come una provetta combattente di kung fu. Passa qualche minuto prima che Fulvo riesca a calmarla, scusandosi per averla spaventata.
<<Che c'è? Perché mi hai spaventata così?>> gli urla ora ancor più arrabbiata mentre lui ride.
<<Voglio volare!>> è la risposta data dopo essersi calmato dalla ridarella.
<<Sì, già conosco questa tua mania!>> risponde lei un po' irritata.
<<No! Io voglio volare adesso... e tu mi aiuterai a farlo!>> dice lui con un bel sorriso.
Così dopo numerosi tentativi falliti, il piccolo gattino per l'ultima volta si issa sul dorso della sua amica e prova a tenersi con i denti. Scintilla spalanca le ali, spicca un salto potentissimo e in pochi secondi si libra nell'aria. E poi wooosh, flap, swish e tonf, ritorna a terra più felice che mai, ansiosa di saper come il suo migliore amico si sia sentito durante il volo!
<<Allora? Com'è stato volare?>> gli domanda lei.
<<Che? Volare? Beh, sì insomma... è stato carino!>> le dice lui un po' tentennante.
<<Carino! CARINO? E' tutto ciò che sai dire? Il tuo primo volo e tu mi rispondi "carino"?>> Scintilla è allibita.
<<Beh, sì! Questo è tutto ciò che so... perché... perché nonhoavutoilcoraggiodiguardaregiù, ok?>> risponde lui tutto d'un fiato.
Molto imbarazzato vede negli occhi dell'amica ciò che non avrebbe mai voluto vedere: la pena. Lei prova pena per lui. Così fa l'unica cosa che gli viene in mente in quel momento e cioè scappar via il più lontano possibile da quell'umiliazione.
Scintilla ancor più stupita si alza in volo e decide di seguirlo dall'alto, lasciando che la rabbia di lui si plachi da sola. "Gli farà bene restar da solo" pensa, mentre manca per un pelo la cima di un abete altissimo. In quell'attimo però perde di vista l'amico, quindi decide di scendere di quota per provare a cercarlo tra gli alberi. Si posa gentile su un ramo e non appena ripreso fiato fa per saltare, ma un forte boato la spaventa.
Uno sparo arrivato da chissà dove l'ha presa di striscio sull'ala destra ferendola superficialmente. Il dolore arriva dopo pochi secondi portandola alla cocente realtà di fatto: se non si fosse immediatamente nascosta, sarebbe stata in pericolo di vita.
Nel frattempo Fulvo da una postazione molto più lontana sente il medesimo sparo ed un implacabile panico gli avvinghia il cuore. L'unico suo pensiero è quello di ritornare indietro perché sa che la sua amica Scintilla è in pericolo.
...Continua...
Non era ancora sicuro di aver capito bene cosa lei pensasse realmente. L'unica sua certezza era quella di voler provare, cadere anche, ma poter dire di aver tentato!
Così, in quella fredda mattina di fine novembre, si alza di buon grado nonostante il freddo e sveglia la sua amica con un sonoro ruggito da tigre! La civetta (che sembrava stare abbandonando le sembianze da volatile notturno per somigliare piuttosto ad un falco) salta d'un balzo e con un batticuore fortissimo - ancora forse nel dormiveglia - comincia a tirar calci a destra e a manca come una provetta combattente di kung fu. Passa qualche minuto prima che Fulvo riesca a calmarla, scusandosi per averla spaventata.
<<Che c'è? Perché mi hai spaventata così?>> gli urla ora ancor più arrabbiata mentre lui ride.
<<Voglio volare!>> è la risposta data dopo essersi calmato dalla ridarella.
<<Sì, già conosco questa tua mania!>> risponde lei un po' irritata.
<<No! Io voglio volare adesso... e tu mi aiuterai a farlo!>> dice lui con un bel sorriso.
Così dopo numerosi tentativi falliti, il piccolo gattino per l'ultima volta si issa sul dorso della sua amica e prova a tenersi con i denti. Scintilla spalanca le ali, spicca un salto potentissimo e in pochi secondi si libra nell'aria. E poi wooosh, flap, swish e tonf, ritorna a terra più felice che mai, ansiosa di saper come il suo migliore amico si sia sentito durante il volo!
<<Allora? Com'è stato volare?>> gli domanda lei.
<<Che? Volare? Beh, sì insomma... è stato carino!>> le dice lui un po' tentennante.
<<Carino! CARINO? E' tutto ciò che sai dire? Il tuo primo volo e tu mi rispondi "carino"?>> Scintilla è allibita.
<<Beh, sì! Questo è tutto ciò che so... perché... perché nonhoavutoilcoraggiodiguardaregiù, ok?>> risponde lui tutto d'un fiato.
Molto imbarazzato vede negli occhi dell'amica ciò che non avrebbe mai voluto vedere: la pena. Lei prova pena per lui. Così fa l'unica cosa che gli viene in mente in quel momento e cioè scappar via il più lontano possibile da quell'umiliazione.
Scintilla ancor più stupita si alza in volo e decide di seguirlo dall'alto, lasciando che la rabbia di lui si plachi da sola. "Gli farà bene restar da solo" pensa, mentre manca per un pelo la cima di un abete altissimo. In quell'attimo però perde di vista l'amico, quindi decide di scendere di quota per provare a cercarlo tra gli alberi. Si posa gentile su un ramo e non appena ripreso fiato fa per saltare, ma un forte boato la spaventa.
Uno sparo arrivato da chissà dove l'ha presa di striscio sull'ala destra ferendola superficialmente. Il dolore arriva dopo pochi secondi portandola alla cocente realtà di fatto: se non si fosse immediatamente nascosta, sarebbe stata in pericolo di vita.
Nel frattempo Fulvo da una postazione molto più lontana sente il medesimo sparo ed un implacabile panico gli avvinghia il cuore. L'unico suo pensiero è quello di ritornare indietro perché sa che la sua amica Scintilla è in pericolo.
...Continua...
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NOTA: I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi raccontati sono frutto della fantasia dell'autrice, pertanto eventuali riferimenti a fatti e/o persone è puramente casuale. La fotografia adoperata per dare un volto a Mia e Mao è stata deliberatamente prelevata da internet - I'm 'feline' good board su Pinterest - in quanto libera da copyright. Chiunque ritenesse di esserne il proprietario intellettuale è pregato di inviare una email a netempoliberofaccioilgatto@gmail.con richiedendone la rimozione. Come da disclaimer presente in "True Feline good Blog" è vietata ogni riproduzione totale o parziale dei testi presenti in queste pagine previa richiesta all'autore stesso.