venerdì 5 febbraio 2016

A carnevale ogni scherzo vale... ma non sugli animali!

Cari amici, soffermandomi a guardare la foto dell'ultimo post della mia amica Roby, mi sono resa conto che era straordinariamente "adatta" a questo periodo: un gatto mascherato da cane, quasi ad anticipare il Carnevale che la settimana prossima si compirà nel tradizionale "martedì grasso". Così, un po' per scherzo e un po' per curiosità, ho iniziato a cercare in internet alcune foto di gatti mascherati... e ho scoperto l'impensabile: esistono davvero costumi di carnevale per gatti e cani!!!

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Ora, tra le tante esagerazioni oggi diffuse nel trattamento dei nostri animali, vi è certamente anche questa: considerarli alla stregua di bambini desiderosi di festeggiare il carnevale, da travestire in occasione di una festa che non solo è al di là di ogni loro comprensione, ma che si tramuta anche in un momento di "costrizione" completamente contro la loro natura.
Ammetto di non intendermene sufficientemente di cani e, considerato che sono abituati a portare i "cappottini", forse tollerano meglio un costume di carnevale. Ma parliamone: è necessario? Ci rendiamo conto che è davvero un gesto assurdo che viene semplicemente subìto dai nostri animali che, pazientemente, sopportano le nostre manie?

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Riferendoci al gatto, sono invece sicura di poter affermare che travestirli è davvero una mancanza di rispetto della loro natura: il nostro felino domestico odia qualsiasi tipo di "vincolo" fisico, anche solo il collarino anti-pulci talvolta viene mal tollerato, come possiamo pensare che gradisca un costume di carnevale? Ma soprattutto: a che pro? Chiaramente imporre un vestito o un cappellino al nostro micio non è maltrattamento, ma è sicuramente segno di superficialità del nostro rapporto con lui: non solo un gatto non è un bambino, ma anzi è un animale adulto con precise esigenze psicofisiche. Travestirsi per Carnevale, credetemi, non fa parte di queste.

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Smettiamo dunque di trattare i nostri animali come se fossero bambini e, se vogliamo festeggiare con loro il martedì grasso, magari facciamoli giocare con le stelle filanti: un gioco che possono assolutamente comprendere e che non li tramuta, loro malgrado, in ridicoli fantocci carnevaleschi.

11 commenti:

  1. E' verissimo, come è altrettanto vero che non c'è limite alla stupidità umana...gli animali vanno conosciuti e rispettati, non sono giocattoli!!

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    1. Nel post non volevo essere troppo "cattiva", ma la stupidità umana è al centro della mia polemica, perchè proprio di questo si tratta. Credo che la meraviglia del rapporto con gli animali stia anche nel fatto che loro sono "altro" dall'umano, e nonostante questo ci amiamo lo stesso. Appiattire la loro "diversità" dall'umano credendo che siano semplicemente "bambini pelosi", è davvero mancanza di rispetto (e di intelligenza)! Un abbraccio Carmen, grazie!

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  2. Ecco, quelle persone non le ritengono adatte ad avere degli animali!
    Ridicolizzare a tal punto un essere vivente non ha assolutamente alcuno scopo, se non il miserissimo prenderlo in giro... se proprio vogliono farsi due risate che si guardino allo specchio!

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    1. Hai ragione al 100%! E la cosa ancor più tremenda è che per loro non è un "ridicolizzare", ma un "valorizzare" il loro animale per carnevale. Purtroppo nell'arco degli ultimi 50 anni l'amore per gli animali ha preso anche derive assolutamente assurde, come questa... forse, a partire dalle celebrità che conciano i loro Chihuahua e cagnolini simili con fiocchetti e altri "accessori". Gli animali sono speciali proprio perchè vivono senza "accessori" nè li ricercano e anzi donano tutti loro stessi così come sono! Siamo proprio bravi a introdurre il superfluo e l'assurdo anche nei rapporti più puri e genuini. Grazie Maura per il tuo commento!

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  3. Sono d'accordo al 1000000000%.. e quando vedo di queste oscenità.. mi dico "povero animaletto.. cosa è costretto a subire dal suo stupido genitore umano".. E poi..di certo non lo si fa per far divertire l'animale.. come si fa con i bimbi.. lo fanno per loro stessi.. per "esibire" un fenomeno da baraccone.. Non ho parole guarda... Gente stupida.. stupida.. stupida!!!!!! Un abbraccio

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    1. E' vero Claudia, è una forma di esibizione che però non fa per niente ridere. Anche perchè nei gatti si coglie poi subito quello sguardo di rassegnazione mista a fastidio per una cosa che non capiscono assolutamente. Credo che per un gatto tra un collare elisabettiano veterinario e un costume di carnevale non ci sia differenza: entrambi due fastidi enormi. Solo che uno è per il suo bene, l'altro è per la nostra stupidità.

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  4. Lo confesso,a natale ho preso un berrettino da babbo natale per gatti,ma giuro che gliel'ho messo una sola volta solo il tempo di fare una foto!!Non sono comunque daccordo a travestirli e obbligarli ad andare in giro così.

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    1. Eh eh, Kilara, guarda a dire il vero anche se con Paciocca non l'ho mai fatto (la conosco troppo bene, le darebbe fastidio perfino solo per il tempo di una foto!) posso capire il fatto del "berretto di Babbo Natale" al solo scopo di fare uno scatto simpatico. Con i gatti più piacioni e miti del Gattile infatti lo scorso Natale abbiamo fatto un paio di fotografie "augurali" per tutti i sostenitori della nostra associazione... però ecco vedi, credo sia questione di buon senso e di rispetto: conosciamo bene i nostri gatti e sappiamo chi è talmente coccolone e patatoso che non si accorge neppure di avere il berretto per il minuto della foto (perchè è tutto contento di ricevere le nostre attenzioni!), così come non ci azzarderemmo mai a farlo "per principio" sui gatti che lo sentirebbero invece come fastidioso. E non parlo tanto dei mici schivi, diffidenti e "selvatici" (quelli non si fanno neppure accarezzare), parlo proprio di quei mici affettuosi che però hanno uno spiccato senso del "limite" rispetto alle azioni che l'uomo può fare su di essi. Quindi ok le coccole, ok rovesciarsi a pancia all'aria, ok le fusa, ma stop qui! Chiaramente il fatto di travestirli è cosa ben più "grave" di un berretto di babbo natale per il tempo di una foto.

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  5. Io sono contrarissima agli abiti (cappottini inclusi) per gli animali, cani o gatti che siano. Sono convinta che "amare" significhi innanzi tutto "rispettare" e credo che vestire un animale corrisponda a non rispettarne la natura, tentando di umanizzarlo; con cappottini e, peggio ancora, con gli abiti di Carnevale o di Halloween, si privano i nostri compagni della loro "caninità" e "felinità" (ne avevo scritto anni fa). Loro, forse per amore, tollerano, ma credo che dovremmo essere noi a non sottoporli a simili... bestialità.
    Ciao ciao e, nonostante tutto, buon Carnevale!

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    1. Oh Viviana, senza che io lo sapessi praticamente ho scritto un post uguale al tuo!!!! Hai perfettamente ragione, li sottoponiamo a vere "bestialità", mentre li "umanizziamo". Come sempre ottimo commento che coglie in pieno il punto. Un abbraccio e... buona Quaresima, ormai! ;-)

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  6. Io continuo a dire che i miei gatti sono ormai "umanizzati" in quanto vivendo in appartamento con noi, da anni, hanno i nostri orari, seguono le nostre abitudini, insomma condividono la nostra vita ma sempre con grande rispetto della loro natura e del loro essere e certo in questo non è ammissibile il "ridicoleggiarli" con vestiari o altro che non centrano niente con il mondo animale. Un conto è durante un gioco mettere un cappello o un'altro travestimento e fare una simpatica foto, è la mancanza di rispetto che non si può proprio accettare!!!
    Io parlo per i gatti, ma da quello che vedo in giro per i cani è ancora peggio!!!
    Baci e coccole alla bellissima Paciocca

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