mercoledì 13 dicembre 2017

I Gatti di Santa Lucia - Lussekatter



Buongiorno carissimi e buona Santa Lucia a chiunque la festeggi!
Personalmente non ho mai avuto modo di vivere questa festività se non da grande, apprendendola una volta traferitami in Liguria. Sono le amiche a parlarmene e i loro figlioletti, che naturalmente ricevono i doni anche in questa meravigliosa giornata di festa.

Ma veniamo alla curiosità di oggi: i Gatti di Santa Lucia o, meglio, Lussekatter.

I Lussekatter sono brioscine allo zafferano svedesi associate alla festa di Santa Lucia e al Natale.

L’eziologia dei lussekatter pare risalga a una leggenda tedesca del 1600, secondo la quale Lucifero, tramutatosi in gatto, graffiava e mordeva i bambini. Gesù intervenne travestendosi da bambino e distribuendo dolcetti. Per tenere i bimbi lontani dal suddetto gatto-diavolo, faceva sì che i dolci elargiti fossero dei piccoli "soli splendenti". Ecco così spiegato lo zafferano nell'impasto e la forma originaria a X. Si parla di forma originaria, poiché quella oggi più comune è a S, con  l'uvetta dentro entrambi i riccioli della S.

Tale leggenda sulla "luce" si riversò nella festività della santa della Luce (Lucia, appunto), ed è così che i lussekatter sono stati per sempre associati a lei. Tanto indissolubilmente legati ad essa, che gli stessi svedesi fanno confusione sull’etimologia del nome, perché Lusse katter non sta per “gatti di Lucia”, ma per “gatti di Lucifero“, in quanto Lucifer (la in svedese si pronuncia [s]) è abbreviato in Lusse, per lo stesso principio per cui il nome Karl si abbrevia in “Kalle”, il nome Fredrik in “Fredde”, e così via. 

Alla fine del 1600 dalla Germania infatti i lussekatter furono introdotti in Svezia, inizialmente soltanto nelle regioni intorno al lago Mälaren, in Östergötland e sull’isola di Gotland, e poi nell’ ‘800, quando il culto di Santa Lucia si diffuse in ogni parte della Svezia. (fonte: nonsolopolpette)

E dopo questo bel capitoletto storico, non mi resta che condividere la ricetta! :)
Prima però, è giusto che vi dica che tra quelle visionate e cercate su tutti (davvero ne avrò valutati almeno 50) i siti e blog che hanno pubblicato questa ricetta, nessunno tra quelli italiani ha tra gli ingredienti il formaggio (la Philadelphia, per dire). Soltanto tra le ricette svedesi c'è questa tale "Kesella" (un formaggio di una marca tipica) che possiamo sostituire con il nostro formaggio spalmabile. Credo che questo faccia tutta la differenza del mondo per una riuscita reale, nonché sofficiosa del prodotto.

Ingredienti (per circa 40 pezzi)
- 1 kg di farina 00
- 500 ml di latte intero
- 250 g di zucchero
- 150 g di burro
- un cubetto di lievito di birra
- 250 di Philadelphia
- 1 uovo
- 1 g di zafferano (circa 9/10 bustine... ebbene sì!)
- 1 pizzico di sale
...inoltre:
- 80 chicchi di uvetta da guarnizione
- 1 uovo per spennellare


Procedimento
Sciogliere il burro in un pentolino, quindi aggiungere il latte per stemperarne la temperatura fino a raggiungere i 37° circa (fare la prova mignolino, non deve essere bollente, ma "giusto"). Sbriciolare il lievito in una terrina, quindi versarci il composto burro e latte per scioglierlo completamente.

Aggiungere l'uovo, il formaggio, lo zafferano, lo zucchero e il sale. Mescolate con le fruste elettriche e aggiungere la farina. Continuare con una spatola a mano dato che il composto sarà molto appiccicoso.

Una volta lavorato l'impasto e amalgamato tutti gli ingredienti, coprirlo con un canovaccio e lasciar riposare fino al raddoppio.

Superato il tempo di riposo, infarinare un piano di lavoro, posandovi sopra l'impasto. Dividerlo in 4 parti e da ogni parte ricavane 10 striscioline abbastanza sottili (un centimetro e mezzo di diametro). Formare una S con ogni strisciolina arricciando bene le estremità su se stesse e mettere un acino di uvetta al centro di ogni ricciolino. Durante la lievitazione si gonfieranno un sacco, quindi è bene mantenere le striscioline abbastanza sottili.

Coprire nuovamente con un canovaccio e lasciar riposare altri 30 minuti.

Nel frattempo accendere il forno a 225 °C.
Ricoprire una teglia da forno con carta forno e appoggiare pochi lussekatter per volta, distanziandoli parecchio tra loro perché continueranno a gonfiare durante la cottura. Serviranno infatti parecchie infornate!

Sbattere l'uovo rimasto e spennellarlo sulle briochine. Quindi infornare per circa 10 minuti fino a quando non avranno raggiunto un bel colore marrone in superficie e giallo ai bordi.

Laciar raffreddare sotto un canovaccio e riporre in contenitori ermetici per la conservazione.

4 commenti:

  1. A casa non mi occupo del settore dolci, ma generalmente cerchiamo di farli vegani o di trasformare in vegane delle ricette...
    Credo si possa studiare l'alternativa vegana a questi "gatti", anzi se sei interessata e vuoi rischiare con me. :D

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    1. Ciao Gas! :)
      Mi piaceva l'idea di condividere la "tradizione".I miei gusti alimentari mi portano già ad operare le sostituzioni adeguate. Se ti va, posso passarti la mia ricetta veg di queste briochine via mail! :)

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  2. Che super-dolcetti! belli da vedere e buoni da gustare! li proverò di sicuro! ciao a presto!

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    1. Ne sono davvero felice, Paola! :)
      Banvenuta tra noi!

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